Trump protetto dai MAGA: hanno "depistato" i media per difenderlo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Trump insulta una giornalista ma viene difeso dai MAGA: il “depistaggio”

Donald Trump alla FIFA Club World Cup 2025

Con l’obiettivo di difendere Trump dalle accuse dei media, i MAGA hanno creato un vero e proprio piano di “depistaggio”.

Il piano di Trump per portare la pace fra Russia e Ucraina gli ha portato via parecchie energie. Tuttavia, ci sono alcune questioni che non sono affatto da meno. Una di queste, riguarda un estratto video divenuto suo malgrado, virale sui social. Nel filmato in questione, si può udire il tycoon rivolgersi in maniera scortese ad una giornalista, dopo aver ricevuto una domanda evidentemente poco gradita. Così, con l’obiettivo di difenderlo dall’opinione negativa dei media, i MAGA hanno cercato di mettere in atto un vero e proprio “depistaggio”.

Un primo piano di Donald Trump
Donald Trump con una cravatta azzurra- newsmondo.it

Trump, il caso con la giornalista e la risposta MAGA

In data 14 novembre 2025, circa una settimana fa, il presidente degli USA si è rivolto alla giornalista di Bloomberg Catherine Lucey dicendole: “Quiet. Quiet, piggy“. Il video è divenuto virale nel giro di poche ore, a causa dell’ingiuriosa frase rivolta dal tycoon nei confronti della reporter.

Visto il polverone sollevato dal web, i MAGA hanno cercato in ogni modo di “depistare” i media da quanto accaduto. Poche ore dopo la polemica nata sulla rete, l’account pro Trump JKash MAGA Queen ha pubblicato il seguente post sui social.

Il culmine di questa manovra difensiva è stato raggiunto quando, oltre alle migliaia di condivisioni, il post in questione è stato confermato a sua volta anche da Grok, ovvero l’intelligenza artificiale presente su X. Una volta interpellato, questo strumento ha infatti analizzato solo una parte del video pubblicato.

La destinataria della frase di Trump, facendo riferimento non più ad un insulto esplicito ma ad un nome proprio, secondo la tesi dei MAGA era in realtà Peggy Collins, anch’essa giornalista per conto di Bloomberg.

Il fact checking “contro” Trump

Come riportato da Open, la tesi inaugurata dai pro Trump e supportata a sua volta anche da Grok, è in realtà inesatta. Infatti, la giornalista Peggy Collins non si trovava nel luogo in cui è accaduto l’episodio. Motivo per cui, il tycoon non poteva chiaramente riferirsi a lei.

Al contrario, diverse immagini sul web testimoniano addirittura come il presidente degli USA abbia puntato il dito proprio contro Catherine Lucey, mentre pronunciava quella frase.

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ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2025 9:43

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